Uomo politico ungherese.
Pastore protestante, difese durante il Governo Horthy i piccoli proprietari
terrieri. Nel 1930 fu tra i fondatori del Partito dei piccoli proprietari,
divenendone poi il rappresentante al Parlamento. Nel 1936 con A. Bajesj
Zsiliszky si schierò contro i filonazisti. In seguito appoggiò il
Governo di N. de Kallay per opporsi alla politica filotedesca dell'Ungheria. Nel
1942 si unì ai socialdemocratici e nel 1944 fece confluire il suo partito
nello schieramento antifascista del Fronte nazionale dell'Indipendenza. Nel 1945
collaborò al piano di riforma agraria che soppresse la grande
proprietà terriera e distribuì la terra ai contadini. Nello stesso
anno fu a capo di un Governo di coalizione. Eletto presidente della Repubblica
nel 1946, si dimise nel 1948. Durante la rivoluzione ungherese partecipò
al Governo di I. Nagy in qualità di vice presidente e ministro
dell'Interno. Condannato a sei anni di carcere nel 1958, venne scarcerato nel
1960 (Moson 1889 - Budapest 1961).